Politiche Attive

Le politiche attive del lavoro sono tutte le iniziative messe in campo dalle Istituzioni, nazionali e locali, per promuovere l’occupazione e l’inserimento lavorativo.

Le politiche attive del lavoro hanno un approccio di tipo preventivo rispetto al problema della disoccupazione e si concentrano prevalentemente sull’aumento dei livelli occupazionali. In Italia, il quadro normativo di riferimento è definito dalla riforma del Jobs Act che, tra le altre cose, istituisce l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro. L’Anpal è un ente pubblico e autonomo per il coordinamento operativo dei servizi per il lavoro.

Che cosa sono le politiche del lavoro, attive e passive

Le politiche del lavoro sono l’insieme di misure, programmi e interventi pubblici orientati:

  • regolamentare il mercato del lavoro;
  • favorire l’occupabilità;
  • facilitare l’inserimento lavorativo di persone a rischio marginalità;
  • garantire sostegno al reddito di persone che si trovano in difficoltà occupazionale.

All’interno di questo complesso insieme di iniziative economiche, fiscali e sociali, bisogna poi differenziare tra “politiche passive” e “politiche attive”.

E.Bi.N.Conf, conformemente a quanto previsto dal Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, promuove l’Informazione e la Formazione dei soggetti interessati sui temi della Salute e della Sicurezza nei Luoghi di Lavoro e attraverso la collaborazione con l’ORGANISMO PARITETICO NAZIONALE ITALFORM garantisce la qualità e la conformità dei percorsi formativi alla normativa vigente, potendo contare su materiale didattico aggiornato e realizzato da esperti del settore.

Il Testo Unico in materia di Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro è un complesso di norme della Repubblica Italiana, emanate con il Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, al fine di riordinare e di coordinare, all’interno di un unico testo, tutte le norme in materia di Sicurezza e Salute dei Lavoratori nel luogo di Lavoro.

Tutte le attività formative godono della professionalità e del controllo necessari per garantire i più alti standard formativi.

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Tutt’altra cosa sono invece le politiche attive del lavoro, che hanno un approccio di tipo preventivo rispetto al problema e si focalizzano quindi sulle cause della disoccupazione, cercando di risolvere il problema alla radice. In sintesi, lavorando per creare le condizioni più adatte ad aumentare il livello di occupazione.