Sanità Integrativa

E.Bi.N.Conf. offre la possibilità di usufruire dell’Assistenza Sanitaria Integrativa, una forma di tutela che permette di integrare e/o sostituire le prestazioni pubbliche nell’ambito dei servizi medico-sanitari, attraverso convenzioni con Fondi Sanitari Integrativi che consentono alle aziende di versare la quota destinata all’ Assistenza Sanitaria per ogni dipendente, direttamente nel modello F24 tramite il codice “EBCD”.

L’Assistenza Sanitaria Integrativa può essere stipulata in autonomia, far parte dei benefit che ogni azienda mette a disposizione dei propri dipendenti oppure rientrare nei diritti previsti sempre più diffusamente dai Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro (CCNL), dai Contratti Integrativi Aziendali e dal regolamento dei diversi Albi Professionali.

Fondi Sanitari Integrativi sono realtà che operano per oltre 15 milioni di persone, nascono da una contrattazione nazionale che dura da anni, possono giocare un ruolo importante nel ridisegnare il Welfare sanitario e sociale del prossimo futuro. Non si contrappongono al SSN (Sistema Sanitario Nazionale) quanto piuttosto supportano/colmano le aree di “debolezza” del SSN.

Fondi Sanitari Integrativi sono enti, associazioni, società di mutuo soccorso, compagnie assicurative, regolarmente iscritti all’Anagrafe dei Fondi Sanitari, istituito dal Ministero della Salute con il Decreto Ministeriale del 31 marzo 2008.

Per iscriversi all’Anagrafe queste realtà devono sottoporsi ad una procedura di accreditamento, durante la quale gli enti preposti verificano la presenza dei requisiti previsti dalla legge, in modo da garantire la regolarità dell’attività svolta a salvaguardia degli utenti. La richiesta va rinnovata ogni anno.

Il Fondo Sanitario Integrativo va a supportare la tutela della salute del cittadino senza sostituirsi al Sistema Sanitario Nazionale, ragion per cui ognuno è libero di aderire ad un Fondo, se lo ritiene opportuno. Ogni cittadino, quindi, può aderire liberamente ad un Fondo, ma il più delle volte l’iscrizione è già prevista dal Contratto di Lavoro siglato con la propria azienda, datore di lavoro o Albo professionale. Infatti, come già introdotto sopra, spesso i Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro o gli accordi siglati dagli Albi Professionali prevedono già un Fondo Sanitario Integrativo.

Possono aderire al Fondo le seguenti categorie:

  • Lavoratori dipendenti
  • Quadri
  • Dirigenti
  • Liberi professionisti

A questi fruitori potenziali dei servizi connessi alla stipula di una Assistenza Sanitaria Integrativa, in alcuni casi possono aggiungersi i familiari a carico, i pensionati, e i titolari di alcune carte di credito comprensive di polizza assicurativa.

Godere di una Assistenza Sanitaria Integrativa vuol dire, sostanzialmente, poter scegliere a quale struttura rivolgersi per ricevere visite e cure mediche, riducendo o completamente annullando i tempi di attesa delle strutture pubbliche, usufruendo di una copertura totale o parziale delle spese sostenute.

Oltre all’innegabile beneficio per la salute, l’adesione ad un Fondo Sanitario Integrativo comporta anche alcuni vantaggi fiscali determinati per legge. È possibile, infatti, per i lavoratori dipendenti, dedurre parte dei contributi versati a tali fondi fino ad un massimo di € 3.615,20 e le spese mediche non rimborsate dall’assicurazione.

Inoltre, i contributi versati ai Fondi Sanitari Integrativi inferiori alla stessa cifra non concorrono a formare il reddito da lavoro dipendente.

L’adesione al fondo comporta inoltre considerevoli vantaggi anche per il datore di lavoro, al quale la legge consente di pagare, sull’importo erogato al dipendente, un “contributo di solidarietà” del 10%, invece della aliquota contributiva sociale obbligatoria che è più elevata. Di conseguenza, i contributi versati a fondi e casse possono essere inclusi nella detrazione dal reddito di impresa (IRES) in quanto “costo del lavoro”.

Un Fondo Sanitario Integrativo comporta, quindi, benefici in termine di salute e di fiscalità ed è una grande opportunità di risparmio e benessere.