Direttiva UE: piattaforme digitali per migliorare le condizioni a lavoro

Direttiva UE: piattaforme digitali per migliorare le condizioni a lavoro

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Direttiva UE: piattaforme digitali per migliorare le condizioni di lavoro

Dopo l’accordo raggiunto dagli Stati sulla posizione negoziale del Consiglio dell’Unione, il negoziato sulla direttiva vede ora Consiglio e Parlamento europeo, che aveva già definito la propria posizione negoziale lo scorso febbraio, confrontarsi per arrivare a una posizione comune, entro la fine della legislatura europea nel 2024 (Ministero del lavoro, comunicato 12 giugno 2023).

L’accordo fra i Ministri del Lavoro dell’Unione Europea sulla proposta relativa al miglioramento delle condizioni nel lavoro mediante piattaforme digitali rappresenta un primo significativo passo per creare una cornice comune di regole a livello europeo.

Il compromesso raggiunto è un punto di partenza, tenendo conto della necessità di assicurare adeguate tutele e condizioni di lavoro a tutti coloro che lavorano tramite piattaforma, a prescindere dal loro status di dipendenti o autonomi, ha dichiarato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Il nuovo testo modifica la proposta iniziale del 9 dicembre 2021 che la Commissione Europea ha presentato ai Paesi Ue per rispondere alle numerose sfide poste dalla crescita del lavoro su piattaforme digitali e dalla necessità di delineare un quadro normativo comune.

La direttiva UE mira da un lato a migliorare le condizioni di lavoro delle persone che lavorano mediante piattaforme digitali facilitando la corretta determinazione del loro status occupazionale, sia come lavoratori dipendenti sia autonomi e dall’altro a migliorare la protezione dei dati personali, aumentando la trasparenza e l’equità nell’uso di sistemi di gestione algoritmica.