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Tredicesima detassazione a rischio: busta paga meno ricca a Natale

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Detassazione tredicesima

 

La detassazione delle tredicesime sarebbe dovuta arrivare ancora prima della Legge di Bilancio 2024, con un decreto collegato alla manovra economica che permettesse fin da subito di applicare l’agevolazione fiscale ipotizzata dal Governo nelle buste paga di dicembre. 

 

Aumento pensioni invece della busta paga

In realtà si tratta ancora soltanto di indiscrezioni di stampa, che vorrebbero indirizzati i fondi per la tredicesima 2023 con tassa agevolata all’adeguamento sulle pensioni anticipato nel cedolino di novembre, come recupero sulla rivalutazione dovuta per il 2023, applicando la differenza dello 0,8% tra l’inflazione programmata e quella effettiva per il 2022, in base alla quale erano stati quantificati gli assegni pensionistici dell’anno in corso.

L’anticipo della detassazione per le tredicesime sarebbe stato dunque accantonato, anche alla luce delle risorse non certo ricche destinate alla Manovra dalla NaDEF. Vediamo di seguito tutte le anticipazioni fin qui emerse.

Detassazione tredicesima: fumata nera per il 2023

I tecnici del Ministero dell’Economia e delle Finanze sono al lavoro su una doppia misura: da un lato il taglio strutturale (o per lo meno per tutto il 2024) del cuneo fiscale/contributivo a carico dei lavoratori (ossia la riduzione della ritenuta INPS in busta paga); dall’altro la tassazione ridotta di tredicesima e straordinari/notturni oltre una certa soglia.

Entrambe le agevolazioni sono previste nella Delega per la Riforma Fiscale, quindi destinate ad un decreto attuativo, che in un primo momento si pensava potesse combaciare con il tradizionale decreto fiscale di fine autunno, collegato alla Manovra di bilancio.

Considerato l’elevato numero di decreti collegati alla Legge di Bilancio 2024, la misura destinata alla detassazione anticipata delle tredicesime potrebbe in effetti sfumare, sostituita dal recupero sulla mancata rivalutazione delle pensioni.