Infortuni e malattie professionali: i dati Inail sui lavoratori stranieri
Il nuovo numero di Dati Inail, curato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto, analizza gli infortuni e gli andamenti patologici tecnici dei lavoratori stranieri.
Si tratta di un totale di 2,3 milioni di persone che danno un contributo significativo al sistema produttivo del Paese ma spesso soffrono di informalità e sfruttamento lavorativo, svolgono lavori poco qualificati (un terzo del rendimento) e guadagnano mediamente meno dei loro colleghi.
Il 42,4% degli uomini è impiegato nell’industria e nell’edilizia e il 38,2% delle donne è impiegato nei servizi domestici e di cura, attività faticose che le rendono più inclini agli infortuni.
Più della metà dei reclami (53%) ha riguardato lavoratori del settore manifatturiero, sanitario, dei trasporti edei magazzini e delle costruzioni. La maggior parte delle malattie professionali coinvolge il sistema muscolo-scheletricoe iltessuto connettivo, così come le malattie del sistema nervoso e delle orecchie. Per contrastare il caporalato elosfruttamento lavorativo, Dati Inail punta sul prodotto informativo multimediale “Responsabilità è… Sicurezzasullavoro”, un’applicazione web strutturata in quattro moduli (la normativa italiana, la funzione delmediatore,l’integrazione socio-professionale dei lavoratori stranieri e sicurezza sul lavoro) per i mediatori interculturali.