EBiNConf ottiene la Certificazione della Parità di Genere

EBiNConf ottiene la Certificazione della Parità di Genere

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EBiNConf ottiene la Certificazione della Parità di Genere

 

EBiNConf, Ente Bilaterale Nazionale Confederale, ha ottenuto la Certificazione di Parità di Genere.

 

Certificazione di parità di genere

La certificazione di parità di genere è un processo di certificazione per le aziende che decidono di investire sulla propria cultura organizzativa. EBiNConf ha intrapreso questo percorso partendo dall’uniformare la propria cultura a valori quali parità, diversità e inclusione. Questo attraverso un piano strategico studiato per eliminare i bias di genere.

La certificazione viene rilasciata a seguito di un audit di verifica dell’applicazione della prassi da parte di un Organismo di Certificazione accreditato.

L’ottenimento della Certificazione, oltre a rafforzare immagine e reputazione aziendale, consente alle organizzazioni di accedere a sgravi fiscali e premialità nella partecipazione a bandi italiani ed europei.

 

Le parole della Presidente EBiNConf, la dott.ssa Italia Speranza

“Si tratta di un importante traguardo. Tale Certificazione valorizza politiche a tutela delle donne e aiuta a rinnovare processi imprenditoriali in aree quali risorse umane, equità salariale, welfare, genitorialità”.

 

Riferimenti normativi

A novembre 2021 la legge n.162 ha aggiornato il Codice delle Pari Opportunità ed ha esteso l’obbligo di redazione di un rapporto sulla situazione di impiego maschile e femminile per tutte le aziende, pubbliche e private, con più di 50 dipendenti.

La misura è inserita nel Pnrr, nella missione 5, «Inclusione e coesione», tra le politiche per il lavoro, destinando a questa finalità 10 milioni di euro.
Nella Gazzetta Ufficiale del 1 luglio 2022 definisce a quali valori fare riferimento per ottenerla: viene adottata la prassi UNI PDR 125 2022 entrata in vigore il 16 marzo 2022 in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17021-1.

Focus sull’attuale situazione delle donne in Italia

Il Global Gender Gap Index misura il divario di genere in termini di partecipazione economica e politica, salute e livello di istruzione. In tale classifica l’Italia si colloca al 63esimo posto su 146 Paesi. A livello europeo invece è 25esima su 35 paesi.

In Italia le donne amministratrici delegate sono solo il 3%. E con questo dato viene occupato il posto in fondo alla classifica dei Paesi Ue.

Le donne guadagnano mediamente il 10% in meno rispetto agli uomini.