Proposta di legge per introdurre la materia Sicurezza sul lavoro

Proposta di legge per introdurre la materia Sicurezza sul lavoro

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Proposta di legge per introdurre la materia Sicurezza sul lavoro.

Il Ministro Calderone interviene in Commissione Cultura della Camera dei deputati sulle proposte di legge per introdurre nelle scuole secondarie la materia della sicurezza sul lavoro.

Il Ministro vuole puntare sui giovani per rilanciare la strategia di contrasto al fenomeno degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali.

Le parole del Ministro

“Il nostro Paese ha un apparato legislativo importante in materia di sicurezza, ma non possiamo limitarci agli aspetti normativi. Serve un cambiamento di approccio alla prevenzione – ha dichiarato il Ministro – plaudendo alla iniziativa legislativa che ha il merito di “coinvolgere e responsabilizzare gli studenti su questi temi, formando cittadini consapevoli dei loro diritti e doveri”.
“La sicurezza sul lavoro è una materia tecnica che richiede specifiche e comprovate esperienze da parte dei formatori – ha proseguito il Ministro, che ha sottolineato anche l’importanza di mettere al centro i giovani –  e deve prevedere insegnamenti adatti a loro, anche attraverso modelli formativi di tipo esperienziale”.
Il Ministro ha quindi espresso il suo appoggio alle proposte di legge in discussione, anticipando anche che, in prossimi interventi legislativi, il Governo si occuperà proprio dei giovani studenti, attraverso l’ampliamento della tutela assicurativa contro infortuni e malattie professionali e con il riconoscimento del diritto ad un indennizzo in favore dei genitori in caso di incidenti mortali avvenuti durante le attività formative.

 

Le parole del Presidente Nazionale ANMIL

“Apprezziamo la sensibilità dimostrata dal Ministro Calderone su questi temi – ha dichiarato il Presidente Nazionale ANMIL Zoello Forni – ma è necessario puntare su linguaggi e metodi che abbiano l’obiettivo di far acquisire agli studenti la giusta percezione dei rischi, troppo spesso sottovalutati anche da docenti e dalle aziende che non rispettano quanto previsto dai progetti di alternanza e vedono ragazzi lasciati soli nelle attività di lavoro cui vengono destinati e non con un tutor accanto per tutto il tempo. Il nostro auspicio è che i modelli formativi esperienziali a cui fa riferimento il Ministro possano essere ricondotti alle attività di Testimonianza svolte dalla nostra Associazione, di cui abbiamo già avuto occasione di parlarle e su cui ha dimostrato molto interesse ed apprezzamento, così come ha dichiarato anche il Presidente della Commissione Lavoro della Camera, On. Rizzetto, ad un convegno alla Camera organizzato dall’ANMIL su questo argomento”.

 

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